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Cgil Mercato del lavoro

AMSEF: la Giunta fugge dal confronto. Schiaffo ai lavoratori e alle istituzioni

Le segreterie territoriali FP CGIL- FIT CISL – UIL Trasporti di Ferrara esprimono profonda indignazione e sconcerto di fronte al rifiuto categorico opposto dai vertici di Ferrara Tua e dall’Assessorato al Bilancio di partecipare al tavolo di raffreddamento e conciliazione richiesto presso la Prefettura di Ferrara.
È un fatto di una gravità inaudita: l’Amministrazione Comunale e la sua holding decidono deliberatamente di comunicare un rinvio strategico con i rappresentanti delle lavoratrici e dei lavoratori, negando la disponibilità persino di fronte alla convocazione della Prefettura, massima autorità governativa sul territorio. La posizione espressa è un insulto alla democrazia e alle corrette relazioni sindacali, la disponibilità a un incontro viene rimandata a “dopo l’approvazione della delibera in Consiglio Comunale”.
Un incontro “a babbo morto”.
Incontrare il sindacato a delibera già approvata non è un atto di dialogo, ma una farsa istituzionale. Una volta che il Consiglio Comunale avrà votato la vendita di AMSEF, i margini di manovra saranno azzerati, le clausole blindate e il destino dei lavoratori consegnato al mercato senza alcuna garanzia reale.
Perché questa fuga? Cosa teme l’Amministrazione? Se, come dichiarato, l’operazione non avrà ricadute negative, perché rifiutare di mettere nero su bianco le tutele occupazionali e contrattuali prima che l’atto diventi irreversibile?
Il forte sospetto è che si voglia solo privatizzare gli utili e ignorare il lavoro.
Vogliamo precisare in risposta alla grottesca analisi dell’assessore Fornasini che l’andamento delle cremazioni non c’entra assolutamente nulla con il numero di funerali, anzi. I funerali vengono fatti a prescindere, che si cremi o meno la salma del defunto. Inoltre la parte che gestisce le cremazioni resta in capo a FerraraTua e non ad Amsef e dunque non direttamente ricollegabile agli introiti dell’azienda funebre municipalizzata.
AMSEF è un’azienda sana, costantemente in attivo, che gestisce un servizio delicatissimo ed etico per la comunità. Procedere alla vendita senza un piano sociale condiviso è una scelta puramente ideologica e contabile, che calpesta il valore umano e professionale di chi opera nel servizio.
La mobilitazione continua. Le OO.SS non accettano che il futuro delle famiglie sia trattato come una pratica burocratica da sbrigare nel segreto delle stanze. In assenza di una convocazione immediata e preventiva al voto in Consiglio, il sindacato attiverà ogni forma di mobilitazione e protesta per informare la cittadinanza.
Interpellerà direttamente ogni singolo Consigliere Comunale, richiamandolo alla responsabilità politica e sociale di votare un provvedimento che nega il confronto con i lavoratori.
Metterà in atto tutte le azioni di lotta necessarie a difesa del perimetro pubblico e della dignità contrattuale.
Il tempo del silenzio è finito. Il lavoro e i diritti non sono merce di scambio.
Segreterie FP CGIL – FIT CISL – UILTrasporti di Ferrara